PEDIBUS N°14 Marzo 2013

 
 PEDIBUS N°14 Marzo 2013
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N.14 - Marzo 2013 - 15/03/2013

Andare a scuola a piedi è sempre stato un gioco da ragazzi, o meglio, da bambini!
Chi non ricorda che si andava a scuola con le proprie gambe, da soli o in compagnia, c'era il nonno che accompagnandoci lungo il percorso, ci insegnava tante cose utili e preziose.
Quando il tempo era bello si scrutava il cielo azzurro, la forma della nuvola o la natura intorno a noi; con la pioggia si usciva ben protetti con tanto di mantellina, stivaletti e ombrellini colorati giocando a schivare (o a centrare) le pozzanghere che parevano laghetti e canticchiando qualche allegro ritornello; con la neve non si vedeva l'ora di scendere in strada a piedi per giocare a palle di neve con gli amichetti della via, non mancavano, con quest'ultimi, i ritrovi per scambiarsi le figurine e per raggiungere tutti insieme la classe, prima del suono della campanella.
I bisogni dei bambini sono rimasti quelli di sempre: cercarsi gli amici, avere luoghi di incontro e gioco.
I bambini hanno bisogno di una città che li riconosca, che li rispetti come cittadini (non come minori o futuri cittadini), che li accolga, che permetta loro di muoversi e vivere non solo gli spazi verdi, ma anche strade, piazze, cortili.
La redazione News degli Amici del Villaggio
PEDIBUS
Definizione di PEDIBUS
Vediamo cos'è il pedibus secondo la definizione della Regione Veneto e quali sono le raccomandazioni per realizzarlo:
                                        


 







Centro nazionale per la prevenzione
e il Controllo delle Malattie


IL PEDIBUS
Definizione:
Il PEDIBUS è un'iniziativa organizzata e pilotata finalizzata a fare andare e/o tornare i bambini a scuola a piedi con altri bambini. Si tratta di un autobus umano fatto da bambini che vanno a scuola accompagnati da adulti, con un capolinea, alcune fermate, orari e percorsi prestabiliti. Funziona con qualsiasi condizione meteorologica.
La finalità ultima del PEDIBUS è promuovere nelle varie componenti (famiglie, amministrazioni comunali, scuola,..) una cultura che porti a creare le condizioni affinché i bambini vadano da soli a scuola a piedi o in bici.
Ogni pedibus è diverso ed originale perché si adatta alle diverse esigenze dei partecipanti.

ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO IL PEDIBUS
- L'iniziativa si rivolge a gruppi di bambini della scuola elementare, dalla prima alla quinta
- L'iniziativa deve essere opportunamente formalizzata attraverso degli accordi di programma tra le diverse componenti che partecipano. A tale accordo di programma devono aderire l'amministrazione comunale, la scuola e i genitori. E' auspicata l'adesione dell'azienda ULSS.
- Deve essere chiaramente identificato un soggetto che si occupi del coordinamento organizzativo dei partecipanti
- I genitori devono essere parte attiva della progettazione e della realizzazione del Pedibus. Devono quindi fare parte del gruppo degli accompagnatori che in alcuni casi può essere integrato anche da altri volontari
- Il pedibus non è un servizio di trasporto e quindi deve essere del tutto gratuito per le persone che vi
partecipano,
- Il pedibus è progetto condiviso sia all'interno delle famiglie e sia nella comunità.
- All'avvio del pedibus devono essere realizzati dei momenti informativi di sensibilizzazione per i genitori e gli accompagnatori sulle motivazioni di fondo che portano a realizzare questa esperienza dai diversi punti di vista: educativo, della salute, ambientale
- il pedibus deve essere inserito organicamente nel POF della scuola, in tal modo verrà estesa l'assicurazione agli accompagnatori (i bambini sono già assicurati anche in itinere) e riconosciuto nelle comunicazioni scuola­famiglia
- I percorsi vanno concertati con tutte le componenti del progetto, in particolare i genitori e, se possibile, i bambini. Nella fase di definizione dei percorsi è importante il coinvolgimento anche della amministrazione locale che potrà progettare degli interventi o dei supporti per garantirne la sicurezza.
- I percorsi devono avere una lunghezza indicativa di circa 20 minuti, al massimo 30, di percorrenza complessivi
- Devono essere chiaramente definite le fermate e gli orari
- Il pedibus realizzato deve avere il carattere della continuità nella settimana (tutti i giorni o alcuni giorni predefiniti stabilmente) e durante tutto l'anno scolastico
- Il pedibus deve essere realizzato con tutte le condizioni atmosferiche
- Gli accompagnatori devono avere copertura assicurativa (estensione di quella della scuola)
- Per ogni gruppo di bambini ci devono essere come minimo 2 accompagnatori, uno in testa e uno in coda al gruppo
- per gruppi numerosi va garantito almeno un accompagnatore ogni 10 bambini
- Vanno calendarizzati i turni e le sostituzioni degli accompagnatori
- I bambini e gli accompagnatori devono essere riconoscibili e visibili
- Va formalizzata l'iscrizione dei bambini alle diverse linee del pedibus con presa visione delle regole da parte del bambino insieme alla sua famiglia per una completa condivisione del progetto.
Rosà 15-3-2013
Redazione News Amici del Villaggio


I vantaggi anche per la salute.
Molti studi e ricerche indicano nell'aumento di una moderata attività fisica giornaliera la migliore pratica per aumentare la salute della popolazione. L'OMS, il Ministero della Sanità, la Regione stanno spendendo risorse per incentivare forme di attività fisica leggera per tutti (500.000 euro dal Ministero alla Regione del Veneto per la realizzazione del Progetto "Prescrizione dell'esercizio fisico come strumento di prevenzione e terapia - Dgr n. 1093 del 2011). Tra le varie proposte, l'attivazione dei pedibus, cioè far andare i bambini a scuola a piedi con una specie di "autobus umano" perché dà una risposta a queste esigenze.
Lo stesso dicasi per gli adulti accompagnatori: il percorso medio dei pedobus, compiuto 2-4 volte al giorno, è esattamente quanto raccomandato dall'OMS come attività ideale giornaliera per le persone anche di una certa età. Come quindi non approfittarne per mantenersi in forma?
Fonte: Elaborazioni Regione Veneto -Direzione Sistema Statistico Regionale su dati Regione Veneto
L'indagine regionale
Sempre nella logica della salute, la Regione Veneto sta monitorando molto attentamente l'evoluzione del fenomeno pedibus. Questi i dati esposti su "Statistiche Flash Settembre 2012"(foglio monografico di statistiche edito dalla Direzione Sistema Statistico Regionale, scaricabile a questo LINK):- In questi ultimi anni, l'esperienza dei pedibus si è consolidata anche in molti territori della regione e in altri si sta valutando un possibile avvio, come risulta da un'indagine condotta dalla Regione del Veneto nel 2011, in collaborazione con l'Università Ca' Foscari di Venezia (contattati 488 Istituti Comprensivi e Direzioni Didattiche – IC/DD, rispondenti 420). In 133 IC/DD, ossia nel 31,7% dei casi, si rilevano pedibus attivi, si raggiunge il 40,5% se si considerano anche gli istituiti in cui ne è prevista la partenza. Nel complesso sono stati organizzati 472 percorsi, con la partecipazione di 8.586 bambini delle scuole primarie. In particolare si è verificato che circa la metà dei bambini coinvolti nei pedibus cammina dai 15 ai 30 minuti al giorno per tutto l'anno scolastico, raggiungendo così una buona parte dell'attività fisica raccomandata dall'OMS. Oltre la metà dei pedibus è attiva da meno di 3 anni a indicare una realtà in forte evoluzione. Esistono anche esperienze di più lunga durata, anche da più di 6 anni (8%).-
Fonte: Elaborazioni Regione Veneto -Direzione Sistema Statistico Regionale su dati Regione Veneto
Ma a Rosà cosa si fa?
Purtroppo anche se c'è un impegno da molti anni sembra che non "prenda piede". I bambini chiedono di farlo ma gli adulti non rispondono. Indagine a Rosà 2011/2012, le richieste di pedibus da parte dei bambini sono circa 230 bambini (15-20%), nuovi accompagnatori zero (stima sui dati dell'indagine fatta dall'assessore alla Cultura Grandotto di Rosà).
PREISCRIZIONI AL PEDIBUS A.S. 2011/2012
Plesso
Bambini iscritti
Rosa' centro
100
Travettore
45
San Pietro
26
S.Anna
Gia attivi due percorsi
Cusinati
Gia attivo un percorso
Cusinati e S.Anna a rischio di chiusura per abbandono di accompagnatori
Mettiamo in pratica le buone intenzioni.
Il pedibus ha anche un'altra grande influenza positiva riconosciuta. Nell'indagine regionale citata è stato valutato l'impatto sul miglioramento dei percorsi ciclo-pedonali dei comuni interessati.
Sempre a Rosà, nel 2006, è stato votato il PAT, l'Associazione Amici del Villaggio ha fatto queste osservazioni recepite dall'allora Consiglio Comunale che potrebbero essere messe in pratica:
- Nelle previsioni di piano e, in generale, in ogni ragionamento per il riassetto e la riqualificazione dell'ambiente urbano nonché in materia di piano del traffico occorrerà individuare:
1) i punti di attrazione dei cittadini (poli scolastici, impianti sportivi, centri di aggregazione, aree verdi e ricreative). Si tratta di luoghi in cui il bambino si reca per formarsi come cittadino e come appartenente ad una comunità riconoscibile.
2) una carta dei percorsi protetti/sicuri che raggruppi tutti i bisogni e gli interventi di riqualificazione e rivitalizzazione di aree urbane; che preveda il collegamento tra le varie aree tematiche collocate nel territorio comunale, sviluppata secondo i criteri della sicurezza, della consequenzialità, dell'intermodalità, dell'identificazione dei luoghi e delle aree che collega.
3) individuati i punti di attrazione, occorrerà quindi evidenziare i percorsi di collegamento per un'integrazione futura dei percorsi protetti. In tal modo sarà possibile programmare una serie di interventi atti a rafforzare l'idea dell'autonomia del soggetto debole, i bambini, nella fruizione dello spazio urbano.
4) una carta della pericolosità per verificare negli anni i punti di maggiore criticità e le zone sensibili per avviare strategie di pianificazione idonee.
5) la formazione e l'informazione dei bambini e della comunità intera sulla necessita dell'autonomia dei soggetti deboli.
Fonte: Elaborazioni Regione Veneto -Direzione Sistema Statistico Regionale su dati Regione Veneto

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