Il Teatro e i ragazzi N°23 - Gennaio 2014

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N.23- Gennaio 2014 - 15/01/2014

IL TEATRO E I RAGAZZI
Valenze educative




Perché l’attività teatrale piace così tanto? Perché tutti coloro che ne hanno fatto esperienza, ne parlano in modo entusiasta ed entusiasmante? E’ opportuno dare la possibilità di praticare teatro fin da piccoli?

In merito riceviamo e pubblichiamo volentieri l’articolo di Giorgia Regattieri, che mette in evidenza le valenze educative dell’attività teatrale, con particolare riferimento al Teatro Ragazzi.

Al termine, come sempre, nella sezione -Cosa succede a Rosà- riportiamo le esperienze teatrali in essere.

La redazione degli Amici del Villaggio 




Uno spettacolo teatrale rappresentato da un bambino

Credo che la possibilità di praticare teatro fin da piccoli rechi un grande vantaggio allo sviluppo psico-motorio, linguistico, relazionale del bambino.
Dal mio punto di vista tutti i bambini dovrebbero fare teatro, soprattutto quelli più introversi e timidi, poiché guadagnerebbero sicuramente più sicurezza in se stessi e migliorerebbero molto la loro capacità di relazionarsi agli altri. Il teatro ha una duplice dimensione: sociale ed estetica; possiede una serie d'obiettivi educativi e di finalità culturali, in quanto esperienza stimolante, sociale e socializzante (il teatro è socialità, scelta di stare insieme, conoscenza dell'altro e di sé) ed aiuta l'esercizio del giudizio, del ragionamento, affina lo spirito critico e stimola la sensibilità estetica. Agendo, inoltre, sulle emozioni tocca le corde più profonde della vita affettiva, arricchisce gli strumenti linguistici, concorre alla formazione di una personalità armonica puntando sul divertimento.
Attraverso i laboratori teatrali svolti all'interno delle scuole sorgono situazioni di gioco-lavoro-recitazione in cui l'educatore-conduttore ed i ragazzi conferiscono vita a figure ed oggetti svolgendo le attività in clima di:
- ampia motivazione;
- coinvolgimento/cooperazione;
- solidarietà;
- gioco;
- creatività e tolleranza;
- improvvisazione;
Da spunti narrativi l'animazione può far scaturire esperienze recitative informali e spontanee, sollecitate dalla pura teatralità umana. Veri protagonisti dell'esperienza sono i processi maturativi degli alunni, le funzioni mentali e linguistiche, relazionali ed emotive che la prestazione teatrale scatena. L'essenza finalistica dell'attività teatrale è da ricercare nel piacere, nella motivazione, nell'interesse dei bambini a fare teatro per il semplice piacere di farlo. Il mantenimento del piacere è obiettivo di ogni attività scolastica, infatti i bambini motivati dal piacere apprendono con più facilità e ritengono meglio quanto appreso. LINK

Giorgia Regattieri
Se volete contattare l'autrice: giorgiar77@tiscali.it



 
Cosa succede a Rosà

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