Primavera a Colori N°26 - Maggio 2014


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N.26- Maggio 2014 - 01/05/2014

SIETE TUTTI INVITATI ALLA FESTA
PRIMAVERA A COLORI



4 maggio 2014


Piazza a Rosà
  

IDENTITA', ALTERITA', DIVERSITA'


"Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo guardare le cose sempre da angolazioni diverse"
Robin Williams in "L'attimo fuggente" di Peter Weir.


Tutta l'esperienza formativa di ciascun essere umano è costantemente attraversata e costellata da continue presenze dell'ALTRO.
Le relazioni interpersonali sono di fatto una "galleria di volti" che irrompono nel nostro spazio vitale e ai quali rispondiamo in forme differenti e a ciascuno, a suo modo, in forma singolare.
Entrare in relazione con l'altro innegabilmente vuol dire entrare in contatto con un'altra identità, cioè con qualcuno che è "diverso" da me.
Eppure a volte, a livello sociale (ed anche educativo) si cerca di annullare la "diversità" che ci rende tutti così meravigliosamente unici, si tende a lavorare più sul collettivo che sull'individuo, a creare universi omologati, comunità di simili dove il singolo si deve identificare con il gruppo e la pluralità dei soggetti non sempre viene rispettata. Così la "diversità" viene attribuita non a ciascun individuo in quanto essere differente da un altro, ma solo ad alcuni che presentano "particolari caratteristiche" che li rendono dissimili rispetto all'omologazione dei gruppo. Ed è proprio per questo che la presenza del cosiddetto "diverso" nella società come a scuola, genera conflitti, mette in crisi il normale funzionamento dei sistema e condiziona in modo forte la formazione e la crescita dei singoli, tanto più se si tratta di bambini e/o ragazzi.
La "diversità" è cioè spesso vista in chiave negativa, come "minaccia" della propria identità e per questo la presenza del "diverso" frequentemente genera sentimenti di paura, ansia, sospetto.
Basti pensare a quanto la presenza di alunni stranieri o di portatori di handicap o dei cosiddetti alunni difficili abbia creato in passato (e talvolta crei ancora) notevoli timori negli educatori e difficoltà relazionali all'interno del gruppo.
Se si riuscisse invece a percepire la "differenza" non come un limite alla comunicazione, ma come un "valore", una "risorsa", un "diritto", l'incontro con l'altro potrebbe essere in certi casi anche scontro, ma non sarebbe mai discriminazione.
Ma il pregiudizio non è innato, ha piuttosto il suo fondamento nelle influenze familiari, ambientali, sociali, e si struttura già dalla prima infanzia. Pertanto, se crediamo sia giusto cercare di limitare il più possibile l'insorgere di pregiudizi, è fondamentale intervenire a livello scolastico, educativo, familiare per fare della diversità una vera ricchezza, un nuovo paradigma educativo e per stimolare i bambini e i ragazzi a pensare criticamente piuttosto che dir loro quello che devono pensare.
E' chiaro che, perché tutto ciò avvenga, è necessario porre come elementi centrali della relazione educativa l'ascolto, il dialogo, la ricerca comune e l'utilizzo di metodologie attive e di tecniche d'animazione in grado di sviluppare le capacità critiche di porsi delle domande, di imparare a mettersi nei panni altrui, di attivare delle reti di discussione, di uscire dagli schemi, di essere creativi e divergenti".
La redazione degli Amici del Villaggio


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Bici in Città, 10 regole N°25 - Aprile 2014


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Bici in città
10 regole per pedalate sicure

Semplici cautele per spostarsi in bicicletta limitando i pericoli, anche nelle città più caotiche.

 

"SHARE THE ROAD - CONDIVIDIAMO LA STRADA"
Le giornate si allungano, il sole comincia a scaldare, la primavera risveglia la voglia di libertà e di muoversi, quale migliore occasione per scoprire il nostro territorio muovendosi a piedi o in bicicletta.

Ma attenzione, la sicurezza è un fattore importante soprattutto per i ragazzi che si devono muovere nel traffico caotico delle città.

Il nostro paese è disseminato da stradine e vie dove le auto non possono passare, purtroppo nella maggior parte dei casi non sono segnalate e molto spesso poco visibili, in alcuni casi, dove le piste ciclabili sono ben segnalate, i ciclisti non le utilizzano.

L'amore ed il rispetto per le persone non è limitato solamente all'utilizzo della pista ciclabile o della strada, a chi ha "diritto" di attraversare la strada o deve fermarsi, ma è sopprattutto all'amore reciproco.

Ricordiamo che oltre alle 10 regole per i ciclisti ci sono anche altrettante regole per gli automobilisti.

La Redazione degli Amici del Villaggio


È un esercito silenzioso di 25 milioni di persone quello che ogni giorno esce di casa, inforca la bici e inizia il quotidiano slalom tra tubi di scarico (molti) e piste ciclabili (poche). Secondo un'indagine di una nota compagnia di assicurazione, il 65% degli irriducibili delle due ruote chiede più piste ciclabili - in Italia coprono solo 3227 chilometri - e più severe norme di sicurezza a tutela di chi rinuncia all'automobile in nome di uno stile di trasporto più sostenibile, anche se troppo spesso, specie nelle grandi città, molto pericoloso.
Ecco un pratico decalogo da seguire se vi muovete pedalando in mezzo al traffico.
1-Controlla la tua bici regolarmente (soprattutto se è un po' "vissuta"!) e assicurati che pneumatici, freni e catena siano in perfetto stato. Per verificare se hai le gomme bucate vale la vecchia, cara prova della tinozza d'acqua: se la gomma "fa le bolle" significa che è da riparare o sostituire. Controlla che la bici sia tarata sul tuo peso e sulla tua altezza: una volta seduto devi toccare il suolo con la punta dei piedi.
2-Prima di partire dai un'occhiata al tuo abbigliamento. Tacchi e infradito possono rivelarsi pericolosi durante la pedalata, così come gli orli troppo lunghi dei pantaloni (per questo esistono delle clip create apposta). Assicurati di non avere cinture o cappotti che possano infilarsi nella ruota mentre sei in movimento e, soprattutto se ti sposti di sera, renditi visibile: il giubbotto catarifrangente è d'obbligo nelle gallerie urbane e sulle strade extraurbane dopo il tramonto, ma al buio si rivela molto utile anche in città. Se non l'hai ancora fatto, monta delle luci anteriori e posteriori. Soprattutto: indossa un casco, della taglia giusta e calzato correttamente.
3-Occupa il posto che ti spetta sulla strada e non rifugiarti sul margine destro se l'asfalto è dissestato.
4-Comunica in anticipo le tue intenzioni sugli spostamenti utilizzando le braccia. Prima di spostarti a destra o a sinistra controlla sempre dietro alla tua spalla se ci sono veicoli in avvicinamento. Compi le svolte più difficili in due tempi, aspettando il verde al semaforo.
5-Niente cuffie nelle orecchie o auricolare del cellulare. Devi rimanere concentrato e tendere bene l'orecchio ai rumori della strada (l'accelerazione di un'auto, la sirena di un'ambulanza), e la musica non lo permette.
6-L'apertura improvvisa delle portiere dei veicoli parcheggiati o dei taxi in sosta è una delle insidie più pericolose per i ciclisti, che rischiano di essere urtati e scaraventati a terra. Tieniti sempre a debita distanza dalle auto ferme sul ciglio della strada.
7-Conosci e rispetta la segnaletica stradale. Fermati ai semafori e non andare contro mano.
8-Cerca di prevenire le intenzioni degli altri guidatori stabilendo con loro un contatto visivo.
9-Attenzione a buche e rotaie. Cerca di evitare le prime e per attraversare le seconde assicurati di mettere le ruote di sbieco.
10-Hai il campanello, usalo per segnalare il tuo arrivo ai pedoni. Evita di salire sui marciapiedi e, se proprio devi, porta la bici a mano.

Avete altri consigli salvaciclisti da aggiungere? Pensate che esistano città a prova di bici? Vi spostate abitualmente su due ruote? Lasciate un commento nel nostro sito www.amicidelvillaggio.it



Link di interesse
  Con l'aiuto della Polizia Locale, per sensibilizzare i giovani ad utilizzare il mezzo di trasporto più ecologico attualmente in commercio, organizza degli incontri presso le scuole Primarie e Secondarie. Grazie a questa iniziativa un domani potremmo vedere i nostri ragazzi "sfrecciare" per le strade e piste ciclabili di Rosà con a fianco i nostri Poliziotti ciclisti...

  I ragazzi di Rosà si fanno strada. Succede una volta all'anno con la manifestazione BATIMARSO.
Domenica 30 Marzo 2014, con partenza da frazioni e quartieri. I bambini accompagnati e con i "bussolotti" al traino, percorreranno le strade segnalate fino all'area verde del Quartiere Nuovo, in centro a Rosà. Ritrovo nei punti di partenza alle 16:00 e arrivo alle 17:00. Arrivati al parco si può partecipare ai giochi organizzati dal Magnifico Consiglio, seguire l'intrattenimento organizzato dagli stessi ragazzi e dal CIF di Rosà con alcuni scatch tratti da "NONNI e NIPOTI" - i nonni raccontano". E' previsto anche un punto ristoro con le specialità del "batimarso": semplici ed economici piatti o panini con l'immancabile "fritoea del batimarso". LINK
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